Dopo la fine dell’ultima guerra il premier Britannico Winston Churchill venne due volte in Italia. La prima sul lago di Como nel 1945, la seconda, nell’estate 1949 sul Lago di Garda, più precisamente, a Gardone Riviera.
Si disse allora che il suo scopo era quello di recuperare certi documenti riguardanti i suoi rapporti con Mussolini. La scelta dei due luoghi, cioè il lago di Como, dove il Duce fu fermato e poi ucciso dai partigiani, e quello di Garda in cui visse dall’ottobre 1943 all’aprile 1945, giustificavano in parte questa ipotesi. Naturalmente su questo argomento non si seppe più nulla.
Quello che invece vogliamo ricordare è il soggiorno che lo statista britannico, all’epoca aveva 75 anni, trascorse a Gardone R. nell’estate 1949. L’allora gestore del Grand Hotel Gardone sig.Castiglioni predispose per lui ed il suo seguito un appartamento di dodici stanze al terzo piano della nuova ala dell’Albergo. Tra il seguito di Churchill vi erano due segretarie, Miss Marston e Miss Gemme, le quali tenevano i collegamenti con Londra attraverso una speciale linea telefonica. Oltre alla buona cucina italiana, si dedicò al nuoto ed alla pittura.
Fece disporre il cavalletto su cui dipingere e posare due ombrelloni per ripararsi dal sole e dal caldo e cominciò la sua opera. Dal terrazzo di casa mia, distante circa 150 metri , assistetti a tutti questi preliminari e, successivamente, vidi gente che intendeva avvicinarsi al luogo ma che regolarmente veniva allontanata dalle guardie.
Lo statista pittore si trovò quindi in completo isolamento e potè dedicarsi alla pittura con tranquillità. Dopo poco vidi giungere da Fasano un grosso motoscafo che, a parte il guidatore, sembrava completamente vuoto. Si trattava di uno stratagemma, perchè quando fu a pochi metri da dove si era installato lo statista, improvvisamente, sbucarono dalla stiva del natante - dove si erano accuratamente nascosti - numerosi fotografi. Subito le guardie personali reagirono chinandosi sulla spiaggia per raccogliere sassi da lanciare all’indirizzo del motoscafo. Ma oramai i fotografi avevano scattato le loro foto ed il motoscafo si era diretto al largo e poi era ritornato dalla parte in cui era venuto.
Le foto che vennero successivamente pubblicate su quotidiani e riviste furono appunto quelle scattate dal motoscafo fantasma.
Del quadro dipinto da Churchill durante il suo soggiorno s’è n’è parlato alla fine del 1992 quando il Comune di Gardone decise di organizzare una esposizione d’arte che aveva per tema il Lago di Garda nell’800 e nel ‘900. Fra le sessanta opere che si era previsto di esporre e che sarebbero state chieste ai Musei di Francia, Gran Bretagna, Spagna, Austria, Olanda e Svizzera oltre che a quelli italiani era prevista - anche se non significativa a livello artistico, ma solo storico - l’esposizione del quadro che Churchill dipinse sulla spiaggia di Maderno nel 1949.
Però, quando l’anno successivo si tenne la rassegna il quadro dello statista britannico non risultava esposto. Difficoltà insormontabili si erano presentate agli organizzatori per ottenere in prestito tale opera..Andrea De Rossi
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