mercoledì 13 marzo 2013

EPISODIO...D'ARTE DURANTE LA PRIMA GUERRA




            Non sarà certamente un atto di modestia da parte mia, ma non posso fare a meno di pubblicare una lettera datata 9 luglio 1915, che il sig. Cesare Boschetti di Maderno  compagno d’arma di mio padre, entrambi appartenenti al V° Reggimento Alpini che si trovavano sul fronte di guerra sui monti oltre Limone del Garda, inviò al Cav. G.B. Bianchi, Sindaco di Maderno e Presidente del Comitato Associazione Civile, il quale la consegnò a mia madre.

            Non è un episodio di guerra quello che quest’oggi abbiamo il piacere di riferire a codesto Onor. Comitato, ma un lieto e simpatico episodio d’arte.
            La mancata regolarità con cui vennero finora distribuite le tre cartoline militari in franchigia concesse ai combattenti, era molto sentita dai nostri soldati, per i quali l’unico sollievo è quello di poter corrispondere frequentemente con la propria famiglia, con gli amici e i conoscenti e, almeno nei primi tempi, in misura inconsueta anzi affatto sconosciuta in tempo di pace, a cominciare…dallo scrivente.
            L’inconveniente, non imputabile per intiero alle Superiori Autorità ma, per ragioni comprensibili, comune certamente fra tutte le truppe operanti in regioni alpine, ha interessato il nostro comando e i nostri Ufficiali, che vigilano sempre con premurosa attenzione, i quali, per non lasciar soffrire più a lungo ai loro soldati il disagio lamentato, hanno deliberato di far stampare a proprie spese una cartolina quasi simile a quella militare e di offrirla ai soldati ogni volta la distribuzione della cartolina speciale subirà dei ritardi.
            Desiderando però i nostri ufficiali aggiungere alla cartolina un segno che la distingua, e che, oltre ad indicare il corpo ed il reparto pel quale venne eseguita, avesse un po’ di gusto e pregio d’arte, pensarono d’indire una piccola gara fra gli artisti, di professione o dilettanti, appartenenti al Battaglione per un fregio artistico da riprodurre sulla cartolina. Alla gara prese parte un Sottotenente, un Sergente Maggiore ed un soldato. Il soldato era il nostro concittadino Giovanni De Rossi, ed a lui è toccato il piacere e l’onore di vedere prescelto ed elogiato lo schizzo presentato.
            Il concetto fervidamente patriottico, il disegno chiaro e sicuro e l’espressione dell’assieme viva e felicissima meritavano, infatti, la preferenza accordata.
            Lo schizzo è stato già spedito all’Istituto d’Arti Grafiche di Bergamo e sarà riprodotto sopra centomila cartoline.
            L’autore assicura che il primo esemplare lo invierà, in segno d’omaggio, a codesto benemerito Comitato.
            Da ieri De Rossi è il soldato più popolare di tutto il Battaglione.
            Notizie della nostra guerra…. Nessuna. Qui tutti bene e tutti ricordano e salutano.
            A Lei, egr. Cavaliere, ed a tutto il Comitato i miei ossequi rispettosi.

                                                                       F.to Cesare Boschetti

Al giorno d’oggi tale iniziativa sembrerebbe superflua e poco interessante, ma non dobbiamo dimenticarci che l’episodio avvenne oltre ottant’anni fa quando i telefoni o i cellulari erano soltanto un sogno ed i collegamenti con i propri familiari avvenivano esclusivamente a mezzo posta.

                                                                                                      Andrea De Rossi

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