Personaggi religiosi che hanno lasciato a Maderno la loro impronta
Padre GIUSEPPE PODAVINI – Padre PIETRO SQUASSINA
Un’interessante pubblicazione d’alcuni anni fa dell’amico Mario Ebranati di Salò che ha per titolo “Padre GIUSEPPE PODAVINI – Un prete popolare” contenente anche diverse testimonianze di religiosi e laici, mi ha suggerito l’idea di ricordare questo “sant’uomo”, così come lo definisce Padre Pietro Baccolo, in quanto ha fatto parte integrante anche della storia di Maderno e non solo di Salò.
I non più giovani lo ricorderanno nella sua semplicità e umiltà tanto che divenne, per questa zona, una vera istituzione.
Nato nel 1886 a Volciano (ora comune di Roè Volciano) da una famiglia povera e numerosa. Da giovane entra nel Seminario a Brescia e subito è folgorato da Padre Giovanni Piamarta, ora Beato, fondatore della Congregazione Sacra Famiglia di Nazaret, il quale lo invita ad entrare nella sua associazione. Nel 1917 diventa Sacerdote Piamartino. Dal 1927 al 1931 è Consigliere della Congregazione Piamartina e direttore spirituale dell’Istituto Artigianelli di Brescia.
Nel 1932 ha inizio il collegamento con Maderno. Infatti, ammirato come un santo dal Conte Ernesto Lombardo di cui era confessore e confidente spirituale, personaggio che fu già benefattore dell’Università Cattolica del S.Cuore di Milano e in quel tempo Amministratore delegato del cotonificio De Angeli Frua di Roè Volciano, padre Podavini, gratuitamente, ottiene dal Conte Lombardo lo stabile sul Lungolago Zanardelli di Maderno che fino all’inizio della 1^ guerra mondiale fu adibito ad albergo dall’austriaco Rodolf Lignet, poi sequestrato dallo Stato italiano e, dopo la guerra, acquistato dallo stesso Conte Lombardo.
Lo scopo d’avere questo stabile fu quello di trasformarlo nella "Scuola Apostolica del S.Cuore di Gesù". Ma si trovava in stato di abbandono (in tempo della prima guerra aveva ospitato gli sfollati di Limone) per cui per adattarlo alle nuove esigenze, con l'aiuto dei primi giovan i ospiti, Padre Podavini inizia i lavori di ristrutturazione facendo perfino il manovale, il muratore, il carpentiere a seconda delle esigenze. La sala da ballo, posta a piano terra nel parco, fu trasformata nella Cappella dell'Istituto ed annessa ad una muraglia della precedente limonaia, fu costruita una sala teatro. Padre Podavini diventa quindi il primo Direttore e vi rimane in tale veste fino al 1935, quando è mandato a Salò presso la chiesa di S,Bernardino. Divenne poi Cappellano dell'Ospedale nel quale pernotta per essere sempre disponibile, assiste gli ospiti della Casa di Riposo e, frequentemente, sempre a piedi com'era sua abitudine, andava alle chiesette di S.Bartolomeo e Serniga. Sempre a piedi, con la sua caratteristica mantellina nera e la mano benedicente, al giovedì veniva a Maderno per confessare.Nel 1959, causa la malferma salute, si ritira presso la Scuola Apostolica di Maderno da lui creata e celebra la S.Messa con l'aiuto di un confratello. Lo assiste in continuazione Padre Pietro Squassina.. II 18 maggio 1962. cessa di vivere. Imponente fu il suo funerale con gran partecipazione di pubblico accorso da tutta la riviera. Ora riposa nella Cappella della Congregazione dei figli di Padre Giovanni Piamarta nel Cimitero di Volta Bresciana, mentre il Conte Ernesto Lombardo, come afferma Padre Pietro Baccolo, che verso la fine della sua vita aveva donato tutto e si era ritirato, povero, in un Convento a Parma.
Non si può parlare dell'Istituto S.Cuore di Maderno senza ricordare un altro Sacerdote Piamartino
padre PIETRO SQUASSINA, che nella metà del '900, nel modo tutto suo particolare, ha lasciato un segno indelebile in questa istituzione religiosa. Egli ebbe l'incarico di economo della Comunità nonchè quello dell'insegnamento, ma la mansione che maggiormente gli si addiceva per il suo carattere, era senz'altro la prima. Dotato di una vivace intelligenza e cordialità nei confronti di tutti, nei tempi duri degli ultimi anni della guerra e in quelli successivi quando il cibo scarseggiava, si fece in quattro per non mancavano mai mele e patate che egli procurava nei suoi viaggi nel trentino, Nonostante fosse cagionevole di salute egli era sempre in giro con la sua "scassata" auto per ricuperare qualcosa per il suo Istituto. Con il suo carattere bonario e confidenziale, riusciva ad ottenere aiuti di qualsiasi genere quando si trattò di ampliare e ristrutturare l'edificio in cui svolgeva la sua attività.
Padre Squassina è deceduto il 23 marzo 1971 e la sua salma riposa nella Cappella dei Sacerdoti nel cimitero di Maderno.
Andrea De Rossi
Sono molto contenta che sia stato citato mio zio.
RispondiElimina