domenica 29 aprile 2018

PRANZO OFFERTO DA G.ZANARDELLI AI POVERI


Era consuetudine che Giuseppe Zanardelli, allora primo ministro, offrisse ogni anno un pranzo ai poveri di Maderno nel suo giardino a lago. La foto è stata scattata intorno al 1900 e si vedono i ventiquattro ospiti intorno al tavolo

mercoledì 25 aprile 2018

RIAPERTURA CARATTERISTICA PASSERELLA SUL TORRENTE TOSCOLANO





                            La bellissima passerella dopo Luseti

  quando c'era la ringhiera in legno


quando era in cemento

Il  2 aprile 2018 è stata riaperta la passerella di Covoli in Valle delle cartiere che si congiunge alla valle delle Camerate ed alla frazione di Gaino il cui lavoro è stato cofinanziato dalla Regione Lombardia. Questa passerella fu costruita qualche secolo fa e fu più volte parzialmente danneggiata da frane  e altrettanto ripristinata (era chiusa da sei anni). Anticamente era costruita con pali di legno, poi sostituiti con quelli in cemento ed, infine, venne posta l’attuale ringhiera di ferro. Alla cerimonia della inaugurazione erano presenti il Sindaco, sig.ra Delia Castellini, gli Amministratori e numerosissima folla. Il giorno precedente fu perfino visitata anche da Vasco Rossi. 
Trattasi di un percorso ciclo-pedonale sotto il quale scorre il torrente Toscolano. Veramente un magnifico posto  che è difficile trovare altrove . Questa passerella si raggiunge attraverso la Valle delle Cartiere e si trova dopo la località Luseti dove un tempo sorgevano numerose cartiere e dove c’è un piccola chiesetta edificata nei XVI secolo  dalla famiglia Tamagnini che possedeva alcune cartiere. Anticamente serviva per il passaggio degli operai di Gaino che lavoravano nella valle. Ora è un percorso ciclo pedonale bellissimo  e tranquillo .L’unico fruscio che si ode è  l’acqua  del torrente che scorre sotto. Questa bellissima passerella si raggiunge attraverso la valle delle cartiere e si trova dopo la località di Luseti.              


                           Luseti alla fine dell'800


                                                    


sabato 14 aprile 2018

IL MUSICISTA CATALANI A MADERNO




Il celebre musicista e compositore Alfredo Catalani, nato a Lucca nel 1854 e morto a Milano nel 1893, era affetto da tisi come lo furono il fratello e la sorella, per cui negli ultimi anni della sua vita venne a Maderno per due anni successivi per ragioni di salute. Fu ospite nell’antica Farmacia Podestini che in quel tempo era ubicata di fronte all’ex macelleria Vassalini in Via Benamati, come afferma Guido Lonati nel suo volume la Pieve ed il comune di Maderno. Le sue opere teatrali furono ELDA rappresentata a Torino nel 1880. Seguirono DEJANICE, EDMEA, LORELEY e WALLY (1892). Queste due ultime le ha certamente elaborate a Maderno, quando veniva per curare la sua malferma salute. Catalani, in punto di morte, raccomandò la sua Wally, ad Arturo Toscanini perché ne avesse cura. Toscanini diede perfino il nome di Wally ad una delle sue figlie.

venerdì 6 aprile 2018

BOMBACCI NICOLA A MADERNO








Fra i vari gerarchi che la R.S.I. portò con sé a Maderno nel 1943 vi fu anche il famoso BOMBACCI NICOLA ex fondatore del partito comunista, amico e collega  di Mussolini  quando esercitavano l’attività di Maestri di scuola. Entrambi militarono nel partito comunista  agli inizi del ‘900 per poi dividersi politicamente .Quando Bombacci   si trovava nelle file del comunismo , gli squadristi – riferendosi alla sua barba  ne volevano  farne “uno spazzolino per pulire gli stivali di Benito Mussolini.
Con la sua famiglia (moglie e figlia) abitò in un primo tempo a Gargnano per poi trasferirsi a Maderno. In un primo tempo fu ospite del Albergo Maderno, poi si trasferì nella frazione di Gaino presso la famiglia G:B: Spagnoli (fornaio) e successivamente presso la famiglia dei fratelli Mario e Lino Zanini dove coabitò fino all’aprile 1945.
Inizialmente non aveva compiti precisi e si occupava di questioni sociali .Poi ebbe un Ufficio a Maderno presso il Ministero dell’interno  ed in fine divenne consigliere personale di Mussolini partecipando alle riunioni del Consiglio dei Ministri che si tenevano a Villa Bettoni a Gargnano.
Quando il 18 aprile 1945 Mussolini con la sua vecchia Alfa abbandonò Gargnano per recarsi a Milano, Bombacci lo accompagna sullo stesso mezzo. Nella fuga verso la Svizzera il Bombacci fu sempre nella stessa auto di Mussolini. Poi i partigiani lo prelevarono ed assieme ad altri lo fucilarono a Dongo. Il suo corpo fu esposto insieme agli altri gerarchi e a Mussolini in Piazzale Loreto a Milano, La salma fu poi sepolta nel Cimitero di Musocco.

mercoledì 4 aprile 2018

KAPPLER A MADERNO



 Come è noto dalla fine del 1943 all’Aprile 1945, quando fu proclamata la Repubblica Sociale Italiana, la cosidetta R.S.I., anche a Maderno furono posti diversi importanti Uffici della nuova Repubblica. Presso l’Albergo Golfo  fu collocata la Sede del PartitoFascista Repubblicano con a capo Alessandro PAVOLINI  mentre nell’edificio scolastico si installò il Ministero dell’Interno nel quale si sono alternati due Ministri: BUFFARINI e ZERBINO. Però non furono soli perché accanto al loro Ufficio si mise HERBERT KAPPLER Tenente Colonnello delle SS e già Comandante della Gestapo di Roma il quale, in sostanza, rappresentava Hitler, per cui i Ministri erano soggetti al suo controllo.Questo Ufficiale tedesco della SS divenne in quel tempo noto per aver dato ordine di trucidare 335 civili a Roma presso le Fosse Ardeatine come rappresaglia per l’attentato dei GAP in Via Rasella a Roma dove persero la vita  33 soldati tedeschi che stavano sfilando per quella strada.
Allo stesso Kappler gli venne attribuito l’operazione  della scoperta del luogo dove era detenuto Mussolini  e della sua successiva liberazione, della cattura di Galeazzo Ciano e Mafalda di Savoia, nonché l’asportazione di oro dalla Banca d’Italia a Roma.
Egli durante il soggiorno a Maderno fu ospite presso la Foresteria del Ministero dell’Interno che si trovava presso l’ex Istituto Cremonese sul Lungolago di Maderno .

Fece annullare tutti i permessi di circolazione dei militari e dei civili perché non contenevano la sua firma. Gli stessi permessi furono rifatti con la firma del Capo della Polizia ed anche quello dello stesso Kappler.