giovedì 14 marzo 2013

ETTORE CANALI STILISTA DI MOBILI

L’editore GRAFO ha pubblicato recentemente il volume: ETTORE CANALI –  Creatività e impresa di un “interior designer” bresciano.
            Come oramai è di moda, anche in questo titolo è stata inserita la parola inglese “designer,” che in questo caso sta ad indicare un disegnatore stilista di mobili. La biografia di Ettore Canali (1894-1967) è stata ricostruita da Franco Robecchi e la pubblicazione è il frutto dell’impegno della figlia Edda e del nipote Gabriele, mentre la prefazione è di Giordano Bruno Guerri, attuale Presidente della Fondazione Vittoriale.
            Il Canali iniziò la sua attività come apprendista disegnatore nello studio del famoso Ing. Egidio Dabbeni di Brescia. Si fece notare per la sua abilità grafica per cui ottenne incarichi di responsabilità. Nel 1921 si trasferì in Francia per lavoro e nel 1926 rientrò a Brescia. Nel 1939 acquistò una proprietà a Gaino di Toscolano-Maderno chiamata “Le Selve”, una vecchia costruzione del ‘700 abitata prima dal Gen.le Grisetti GioPietro (1799-1847). Poiché lo stesso apparteneva alla carboneria dovette fuggire all’estero e fece ritorno alle sue “Selve” nel 1841.Egli fu maestro di scherma dei figli del Gen.le Murat come è citato nella lapide al cimitero, mentre secondo il Prof. Robecchi (biografo di Ettore Canali), durante il dominio francese vi soggiornò lo stesso Gen.le Gioachino Murat (1767-1815).
 Con l’aiuto dell’arch.Maroni, Sovrintendente al Vittoriale, restaurò la villa di Gaino che si trova poco più in alto dell’Asilo Maffizzoli, e divenne l’abitazione di tutta la sua numerosa famiglia (era coniugato con Pierina dalla quale ebbe dieci figli). Nella stessa villa ospitò parenti e amici. Gabriele D’Annunzio attribuì il nome di “Dominante” a questa villa in quanto dalla sua posizione domina tutto il lago.
Il Canali fu il disegnatore ed il costruttore della monumentale scrivania nonché degli arredi delle Sale dello “Schifamondo” al Vittoriale, ed anche  ogni stanza di questo edificio fu arredata con essenze legnose diverse, mentre nella sala “Baccara” furono posti pannelli rivestiti in foglie d’oro.
 Durante l’ultima guerra progettò degli arredi per un complesso residenziale della Marina a Napoli, mentre negli anni  Cinquanta creò l’intero arredo ligneo della sala consigliare di Milano a Palazzo Marino, che è tutt’ora ben conservato. Altri lavori importanti li eseguì a Milano con diversi architetti fra cui il noto Gio.Ponti, mentre a Cremona realizzò gli arredi per la proprietà Negroni. Anche a Torino arredò diversi palazzi importanti. Ettore Canali fu quindi una personalità vulcanica, un grande lavoratore ed un geniale creatore.         Negli ultimi anni intraprese operazioni immobiliari che però lo misero in difficoltà economiche.
            Con il figlio Gianni avviò poi  un’attività di progettazione e costruzione di imbarcazioni a motore, in particolare motoscafi da competizione, che proseguì fino all’inizio degli anni Ottanta. Egli ne godette per pochi anni: morì il 26 maggio 1967.
                                                                                 
Febbraio 2011                                                                              Andrea De Rossi




                                                                    

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