lunedì 26 agosto 2013

S.ERCOLANO PATRONO DELLA RIVIERA



Il 12 agosto è il giorno nel quale i madernesi, da secoli, festeggiano non solo il loro Patrono, ma anche quello di tutta la Riviera del Garda.
            Infatti, anticamente la “Magnifica Patria” (ente riconosciuto dalla Repubblica Veneta nel 1426) con deliberazione del 26 luglio 1466 eleggeva S.Ercolano Patrono della Riviera ed invocava il Decreto dei Vescovi di Brescia e Verona di far celebrare ogni anno la festa di precetto al 12 agosto in tutti i 36 comuni che componevano la suddetta Patria. Tale obbligazione cessò nel 1797 col cadere della repubblica di Venezia.
            Un particolare e interessante festeggiamento in onore del Santo avvenne nel 1825 quando fu inaugurata la nuova chiesa parrocchiale e le sue reliquie furono traslate nel nuovo tempio.
            La descrizione di questi festeggiamenti ce li ricorda Don Andrea Setti nel suo volumetto “Ragguaglio della vita, morte e miracoli di S.Erculiano confessore” edito nel 1861 e ristampato nel 1980.
            Ricordiamo che la decisione di costruire la nuova Parrocchiale là dove, anticamente, sorgeva il castello, fu presa nel 1742. I lavori iniziarono solo nel 1775 e terminarono nel 1825, dopo aver superato numerosi problemi di ordine tecnico ed economico che una tale costruzione presentò.
            Per l’inaugurazione del nuovo tempio furono previsti tre giorni di solennità, sia per il rito della consacrazione, il trasporto delle reliquie del Santo e l’amministrazione della Cresima. Il 22 ottobre 1825 un rimbombo di mortai ed il suono delle campane annunciò l’arrivo in carrozza, del Vescovo e del suo seguito che fu ospite in casa Veronese. La sera, sul lago, numerose barche illuminate e pavesate, abitazioni e giardini anch’essi illuminati e poi uno scoppiettare di fuochi d’artificio illuminarono l’effige di S.Ercolano che era posta sopra un tempietto appositamente predisposto. Il giorno successivo, 22 ottobre, una apposita commissione accertò il contenuto della cassetta contente le Sacre spoglie del Santo e ne fu redatto un verbale. E’ da questo documento che si rileva un particolare singolare ed interessante. E’ risultato, infatti, che fra sacre ossa si è scoperta una lamina di ottone dorata in forma quadrata con la seguente iscrizione latina: SANCTI HERCULIANI EPISCOPI ET CONF. OSSA ET CINERES.  “…Sopra della quale lamina vi era riposta una figura corporea riconosciuta di pesce come venne da tutti giudicato…” Poiché in tale occasione fu accertato che la  cassetta contenente le ceneri del Santo era notevolmente danneggiata, si decise di sostituirla. Ciò avvenne il 24 ottobre e nella nuova cassetta fu posta anche la lamina di ottone ritrovata il giorno precedente  “…con il pesce legandolo pure in più parti con cordella di seta color rosso…   il tutto munito del suggello episcopale.
            Il giorno 23 si doveva consacrare la nuova chiesa ma, a causa dell’incessante pioggia e vento, fu rimandata al giorno successivo.
            Infine, martedì 25 furono prelevate le sacre reliquie di S.Ercolano dalla chiesa vecchia e portate in solenne processione fino al croce via per ritornare in piazza attraverso la via di mezzo. Giunte nella nuova chiesa furono poste in venerazione sopra l’altare maggiore e poi trasferite nell’apposito altare dove si trovano tutt’ora e sul quale domina una preziosa tela di Paolo Cagliari detto il Veronese con il dipinto del Santo.

                                                                                                          Andrea De Rossi

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.