giovedì 15 agosto 2013

IL PALAZZO D'ARCHESANE SUI MONTI DI TOSCOLANO


Nell’omonima valle nei monti di Toscolano, a 816 metri d’altezza sorge il “Palazzo d’Archesane”, chiamato enfaticamente “palazzo”, ma in realtà si tratta di una modesta casetta di montagna costruita nel ‘600 dai Conti Delay di Toscolano, al tempo una delle famiglie più nobili e benestanti della Riviera. I Conti imposero il nome anche alla vicina località chiamata "Pradalai”.
Recentemente il Corpo Forestale, attuale proprietario del terreno dove si trovava la casa  semidemolita, ha provveduto alla ristrutturazione del palazzo con esclusione dell'originaria  chiesetta dedicata a Santa Giustina ad essa annessa,  della quale sono rimaste solo alcune tracce.
            Il "Palazzo" era la residenza di caccia dove - durante la stagione autunnale - erano ospitate allegre brigate di parenti e amici della famiglia Delay. Durante la giornata tutti si dedicavano esclusivamente alla caccia della selvaggina, che in quei tempi era molto abbondante, mentre la sera si riunivano attorno ai tavoli nelle sale terrene del "Palazzo" consumando abbondanti cene, condite dai generosi vini di Cervano e di Zuino. Ai commenti sulle battute di caccia della giornata, s’intercalavano suoni e canti fino a tarda notte. Ma chi erano i Delay?
I Conti Delay, divenuti nobili della Repubblica di Venezia per le loro benemerenze industriali, erano originari della frazione Pulciano di Toscolano. Inizialmente portavano il cognome di Assandri, poi quando entrarono nell'aristocrazia, assunsero quello di Delay. Divennero prima proprietari di campi e, raggiunta una discreta fortuna, costruirono e condussero una cartiera sulla sponda destra del fiume Toscolano in località Maina di sotto. All'inizio del Cinquecento acquisirono alcune fucine in località Camerate che trasformarono in ferriere inserendo anche la lavorazione del rame e producendo così bombe, ancore, palle di cannone e corazze per la flotta veneziana. Al riguardo è il caso di ricordare che il Doge Morosini ringraziò Giulio Delay per essere stato in grado di fornire alla flotta in partenza per il Levante, ben tremila proiettili.
            Il creatore della grandezza della casa Delay fu Vespasiano (secolo XVI) che stabilì la sede dei negozi in Venezia, mentre Carlo e Vincenzo, cavalieri della Repubblica Veneta, furono ambasciatori straordinari nella città lagunare.        Da Pulciano si trasferirono a Toscolano fissando prima la loro dimora nel palazzo che appartenne ai Villa (ora Oleificio Morani). Poi, verso la metà del '600, iniziarono la costruzione del grande e bellissimo Palazzo al Porto di Toscolano (divenuto poi dei Maffizzoli), decorato, al primo piano, dalle preziose tele del Celesti che fu loro ospite per parecchi anni e affrescato anche da Sante (o Santo) Cattaneo,al tempo noto pittore salodiano .Nell'ultimo trasferimento di proprietà di questo Palazzo le tele del Celesti sono state acquistate dal Credito Agrario di Brescia e ora sono esposte in Sede a Brescia Due.
            I Conti Delay contribuirono inoltre quasi totalmente alla costruzione della Chiesa di Gaino mentre nella Chiesa di Toscolano a loro si devono la maestosa ancona del coro e la Cappella di S.Francesco di Paola oltre ad ingenti sussidi corrisposti. Infine è da ricordare che il completamento del gran campanile di Toscolano, per ragioni economiche  rimasto a metà costruzione,è sempre opera di questa famiglia.

                                     Andrea De Rossi






Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.