Un altro
personaggio politico, apparentemente non impegnato nella politica della
Repubblica Sociale Italiana fu AMERIGO DUMINI che giunse nel nostro comune il
1.6.1944 e vi rimase fino al 7.2.1945, data in cui si trasferì a Milano. In un
primo tempo alloggiò presso la Locanda
Baghet di Toscolano, poi si trasferì a Maderno presso la
famiglia Stampais. Il suo nome è legato al delitto Matteotti. Risulta che morì
a Roma nel 1967 causa un incidente domestico.
Ai
giovani questo nome non dirà molto, ma non così per le persone di una certa età
perché è noto che nel 1924, insieme ad altri, rapì a Roma il 10 giugno il
famoso parlamentare antifascista Giacomo Matteotti appartenente al Partito
Socialista Unitario, il cui cadavere fu ritrovato soltanto il 20 agosto dello
stesso anno a venti chilometri dalla capitale.
Dumini, figlio di emigrati negli U.S.A.,
nacque a Saint Louis nel 1894 e ritornò in Italia con la famiglia nel 1910.
Aderì alla R.S.I. e dopo il 25 aprile 1945 fu incarcerato fino al 1956. In precedenza fece
parte della Polizia del Partito Fascista denominata “Ceka del Viminale” e per
individuare gli antifascisti s’infiltrò nelle file comuniste in Francia, cambiando identità.
Dopo
il delitto Matteotti venne inviato al confino nelle Isole Tremiti dal 1928 al
1932 e poi in una fattoria vicino a Derna in Libia. Durante l’ultima guerra fu
preso e fucilato dagli inglesi nel 1941. Egli però sopravvisse a 17 pallottole
in corpo e riuscì a fuggire.
Era
noto che, presentandosi, diceva: “Dumini, otto omicidi”
Andrea De Rossi
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