La chiesa di S.Stefano, poi divenuta di S.Antonio a Toscolano è ora completamente scomparsa. Si trovava pressapoco dove è situato l'Albergo Adria. Nella foto antica riprodotta si può vedere l'antico fabbricato.
Originariamente era un tempio pagano di forma quadrilatera a tre navate. Gli storici sono di parere contrastanti per quel che concerne la divinità a cui era dedicata. Silvan Cattaneo (storico del XV sec.) afferma che si trattava di un tempio dedicato a Nettuno, mentre lo storico locale, Donato Fossati, pur confermando Nettuno, è d'avviso che anteriormente fosse intitolata a Saturno.
La chiesa fu demolita a poco a poco e il portico d'ingresso nel 1844. Sotto il pavimento si rinvennero lapidi romane tra cui quella dedicata a Marco Aurelio Dubitato ed il cippo eretto da Lucio Settimio Severiano Felicione a Nettuno, per la salute di Settimio Severiano. Le colonne recuperate dall'atrio furono utilizzate dai Visintini alla "Religione" per sostenere un portico della casa.
Nel 1889 la chiesa fu trasformata in uno spazio per le adunanze pubbliche. Durante il lavoro di collocamento sulla facciata delle lapidi commemorative in memoria di Vittorio Emanuele e di Garibaldi, (tolte con la demolizione del fabbricato) si scoprì un'iscrizione che ricordava l'esistenza di una muraglia settentrionale, abbattuta nel 1133 e la sua completa istoriazione con pitture e affreschi.
Anticamente, come si è detto, era intitolata a S.Stefano ed era chiamata "in Corterolis", cioè Corte regia, perchè i Longobardi così chiamavano il Palazzo, la Camera ed anche il demanio dello Stato.
Andrea De Rossi
Andrea De Rossi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.