Le origini
della cartiera
di
Maina
Inferiore (Macalè)
diventata
ora sede del
CENTRO
DI ECCELLENZA
uno dei
MUSEI della carta più importanti d’Italia
L’antico
stabilimento cartario di Maina Inferiore, chiamato anche Macalè, che si trova
nella Valle delle Cartiere e dismesso dalla Cartiera Donzelli sin dal lontano
1962 per avere trasferito l’attività nella nuova fabbrica di “Capra” sul promontorio
di Toscolano, è ora completamente risorto ed abbellito, pur mantenendo le sue
linee strutturali originarie. Ciò è grazie ad un finanziamento che la Regione
Lombardia ha concesso al Comune di Toscolano Maderno, nell’ambito dei
finanziamenti del cosidetto “Obbiettivo 2” di un contributo di oltre 6 milioni
di euro dei quali il 40% è a fondo perduto ed il restante 60% da restituire in
venti anni a tasso zero.
La ristrutturazione fu iniziata il 30
aprile 2005 e, dopo 665 giornate lavorative, il lavoro è terminato. Alla
presenza di numerose Autorità, l’inaugurazione è avvenuta il 2 giugno 2007.
Il fabbricato, completamente messo a nuovo, è divenuto
la sede del “Centro di eccellenza e
incubatoio alla filiera carta-stampa”. Non solo è stata mantenuta l’originaria
ciminiera, l’unica rimasta nella valle, ma è stata anche rinforzata per
renderla più stabile. Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale
ed il responsabile unico del procedimento è l’architetto Anna Brisinello unitamente
allo studio Associato di Sandro Barba,
Fausto Usardi e Mauro Salvatori, mentre i lavori di ristrutturazione sono stati
eseguiti dall’Impresa Edil Atellana di Atella (Caserta). Artefice del lavoro di
coordinamento è stata l’Arch.Anna Brisinello, archeologa che alla Valle delle
Cartiere ha dedicato la sua tesi di laurea, mentre l’attuale Sindaco, Ing.
Paolo Elena, è stato il promotore ed il sostenitore di quest’importante
iniziativa
Qui è stato inserito il museo della carta che dal
settembre 2002 era collocato provvisoriamente nel piccolo stabile dove un tempo
c’era la portineria dello stabilimento.
Il Centro è distribuito in cinque corpi di fabbrica ed
in 19 locali situati al piano interrato, al piano terra ed al I° piano nei
quali sono state installate antiche macchine usate anticamente per la
fabbricazione della carta e riattivate, oltre che a preziosi documenti
d’importanza storica attinenti all’attività cartaria. Vi è una moderna sala
convegni con 90 posti, un locale per assistere ai filmati multimediali ed un ambiente
per ristoro dei bambini e un bar ristorante con sei posti letto. Nei vari
locali vi sono installazioni multimediali che consentono di addentrarsi nel
mondo cartario.
La responsabile scientifica del Centro è la Dott.ssa Lisa Cervigni,
archeologa, la quale ha esposto alcuni reperti provenienti dagli scavi
archeologici di tre cartiere sepolte nella valle condotti assieme al Prof.
Brogiolo, ordinario di Archeologia Medievale presso l’Università di Padova e a
diversi suoi studenti negli anni dal 2002 al 2006 nei siti di Gatto, Maina
Superiore e Maina di mezzo.
Ora è stato dato dal Comune in comodato
d’uso alla “Fondazione della Valle delle Cartiere”, costituitasi il 1.3.2007, della
quale fanno parte oltre il comune stesso con il 49%, la Cartiera Marchi-Burgo
con il 49% e l’Associazione lavoratori anziani della cartiera con il 2%..
Questi ultimi hanno il compito di provvedere alla gestione e alla promozione
del Museo.
Questo edificio si trova sul mappale
1486 che, fino al 1928, data di costituzione del comune di Toscolano Maderno,
era in territorio del comune censuario di Maderno ed ha origine molto antiche. La
parte di fabbricato che si trova verso la montagna, invece, risale al 1876; un
tempo vi era sistemata la caldaia e, accanto, è possibile ammirare la ciminiera,
anch’essa ristrutturata, l’unica delle tante esistenti, rimasta in tutta la
valle.
Il ponte in pietra e la portineria
risalgono invece a dopo il 1874, anno di realizzazione della tanto agognata
strada con gallerie, che da Toscolano porta direttamente nel cuore della valle.
La costruzione di questa nuova strada di comunicazione fu dovuta sia alle
aumentate necessità di circolazione dei mezzi divenuti quasi tutti a motore,
sia all’installazione della nuova macchina continua produttrice di carta che
richiedeva la presenza degli operai ventiquattro ore su ventiquattro. Il
prodotto ricavato da questa preziosa innovazione, era asciugato
contemporaneamente dal vapore prodotto dalle caldaie, abbandonando il vecchio
sistema di stendere i fogli di carta in appositi stanzoni, chiamati stenditoi, dove
alle finestre erano applicate delle caratteristiche persiane mobili con le
quali si poteva regolare il flusso d’aria per meglio asciugare la carta. Non ci
dobbiamo dimenticare che per oltre cinque secoli il rifornimento di materie
prime alle fabbriche esistenti dentro la valle ed il trasporto del prodotto
finito, avveniva esclusivamente su carri trainati da buoi o muli, attraverso
impervi sentieri e mulattiere che passavano dalla frazione di Gaino. A questo
proposito è bene ricordare che nel 2007 l’Amministrazione Comunale ha
predisposto il ripristino di queste vie di collegamento che invito a voler
visitare per meglio rendersi conto delle difficoltà che i nostri avi dovevano
affrontare.
Nel 1876 fu costituita la ditta Andrea
Maffizzoli, succeduta a Pietro, la quale acquistò anche questa cartiera. Nel
1901 fu ricordato il 25° anniversario di fondazione della ditta (13 marzo 1876
– 13 marzo 1901) con la stampa di una cartolina postale che riproduceva sullo
sfondo i nuovi stabilimenti di Maina Superiore, ed in appositi medaglioni, le
effigi dei due gerenti, i fratelli Andrea e Giuseppe Maffizzoli.
Dalle varie notizie pubblicate
riguardanti le cartiere poste nella valle, risulta che intorno al 1700 questo
opificio (di Maina Inferiore) fu inizialmente di proprietà della famiglia
Assandri, originaria di Pulciano, che poi assunse il cognome di Delay e che all’inizio
del Cinquecento era proprietaria anche
di alcune ferriere in località Camerate. Da Pulciano i Delay si trasferirono
poi a Toscolano nel palazzo Danza, successivamente passato ai Villa. Verso la
metà del Seicento i Delay costruirono il bellissimo palazzo al porto di
Toscolano, divenuto poi di proprietà Maffizzoli, nel quale il celebre pittore
Andrea Celesti dipinse alcuni splendidi quadri. Dalla repubblica Veneta i Delay
ottennero il titolo nobiliare di Conti per aver fornito alla flotta veneziana
bombe, ancore, corazze e catene, costruite nelle loro ferriere.
Poi la proprietà della cartiera di
Maina Inferiore passò ai madernesi: Veronese nel 1811, Hell nel 1852, e agli
Emmer nel 1872. Nei primi anni del 1900 i proprietari furono i Maffizzoli, in
seguito i Donzelli ed infine i Marchi di Vicenza.
Verso la metà dell’Ottocento i
Maffizzoli, assieme ai Bianchi, costituirono una società per la gestione di
questo stabilimento il quale, nel 1889, era considerato uno dei migliori della
provincia dove si produceva anche carta colorata. Tale società fu denominata
Bianchi-Maffizzoli. Nel 1868 la direzione di questa fabbrica fu affidata al
socio Rocco Bianchi, affiancato dal figlio G. Battista, che divenne in seguito
Sindaco di Maderno e la sua abitazione fu prima al Palazzo Bianchi in piazza
(ora Hotel Golfo) e poi alla villa del “Serraglio”.
Si presume che la Società Bianchi-Maffizzoli,
durante la sua gestione, avesse preso lo stabile in affitto dagli Emmer. Verso
la fine dell’800 questa società ebbe un rovescio economico. I soci coprirono le
spese e la società fu sciolta e sostituita dalla “F.lli Maffizzoli di Giuseppe”
con atto notarile 15.9.1891. Nel 1906 si associa con Ettore Bianchi, figlio di
Rocco e nel 1920 gli affida la gestione dell’Azienda.
Nel 1905, per iniziativa dei fratelli
Maffizzoli e Ettore Bianchi, la ditta Andrea Maffizzoli che aveva due macchine continue per la
fabbricazione della carta negli stabilimenti di Maina Inferiore e Superiore,
costituì la Società in accomandita per azioni denominata “Cartiera Maffizzoli
Andrea” con lo scopo di costruire nel promontorio di Toscolano, in località
Capra, un moderno stabilimento che funzionasse esclusivamente con l’energia
elettrica prodotta nella centrale dei Covoli.
Come è stato in precedenza
indicato questa cartiera cessò definitivamente la sua attività nel 1962 e da
allora ebbe inizio il suo progressivo degradoAndrea De Rossi
Cartiera Maina inf, prima della ristrutturazione
La stessa dopo la ristrutturazione
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