venerdì 2 ottobre 2015

NEL 2000 DEMOLITA ANTICA CARTIERA



La più antica cartiera di Toscolano presso il ponte vecchio dopo la cessazione dell’attività della cartiera Vetturi avvenuta alcuni anni fa, (siamo ora nel 2000) sta ora scomparendo per far posto ad un nuovo edificio. (IL MUNICIPIO)
            Da un documento datato 17 ottobre 1381,( ben 619 anni fa!) del Notaio Bonaventura Belloni di Gaino, che stabiliva l’uso dell’acqua del torrente Toscolano fra le comunità di  Maderno e Toscolano per il funzionamento delle industrie cartarie, si desume, infatti, che in quell’anno la  cartiera era gestita dai Bellintani di Volciano.
                        Prima di giungere agli ultimi proprietari Vetturi, l’edificio passò nel corso dei secoli dai Bellentani ai Bonfadini, Benaglia, Setti, Grazioli, Monselice, Zuanelli, Andreoli e  rag.Maffizzoli.
            Fra i  proprietari e gestori che maggiormente si distinsero per l’intensa attività bisogna citare gli Zuanelli associati con i Fioravanti i quali la detennero dal XVIII fino alla metà del XIX secolo. Essi possedevano navi proprie con le quali fornivano la carta di loro produzione nei vari porti del Mediterraneo. Originari di Toscolano, non avevano soltanto questa cartiera. Dai dati catastali del 1720 risultava che fossero proprietari anche di altre cartiere e precisamente: due alla Religione, una a Luseti, una a Canneto, una alla Quattro Ruote, una in località Lupo e una in Maina. Anche quelle di Andrea Maffizzoli furono prima, di loro proprietà. Riuscirono ad associarsi ad alcune combinazioni commerciali volte a potenziare meglio le loro esportazioni e per questi loro meriti  in campo economico entrarono nelle fila dell’aristocrazia dominante in quel tempo
            Di questa importante famiglia , è rimasto il  palazzo, cioè l’attuale ex casa Franceschini-Ragozzi al ponte di Toscolano sulla cui facciata, in alto, si può ancora adesso ammirare lo stemma di famiglia (una  Z ”Zu” con una freccia che infila tre anelli). Lo stesso tipo di stemma, ma in pietra, lo troviamo sul bellissimo portale del palazzo a Messaga, ora  trasformato in condominio, ove risiedeva un altro ramo della stessa famiglia imparentato con i Conti Fioravanti di Salò, passato poi ai Bertera e per ultimo a Fontana.

            Il Fossati, nel suo “Benacum” ricorda che, prima della costruzione del ponte vecchio, avvenuta nel XVI° secolo, Maderno e Toscolano erano collegati da un ponte di legno costruito sui resti di un precedente antichissimo ponte romano che frequentemente veniva travolto dalle piene del torrente, situato a pochi metri più a monte. Al ponticello si accedeva soltanto per una viuzza che passava attraverso il portone d’accesso della cartiera che sta scomparendo. Tale strada rimase di uso pubblico sino agli ultimi anni della dominazione austriaca e, dopo la costruzione del ponte, servì per condurre ad abbeverare il bestiame e per le lavandaie.

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