Il grandioso albero della canfora al porto di Fasano
Secondo quanto ha affermato il
compianto Prof. Piercarlo Belotti nel suo volume “Scritti sulla flora del
Garda” edito da Grafica 5 nel 2007, si possono ammirare a Toscolano-Maderno ben
sette piante della canfora, mentre a Gardone Riviera ve ne sono invece una
trentina, a Gargnano 3, a
Salò 5, a
Arco 2, a Torri del Benaco 1 e a Garda 1, suddivise in due generi il Cinnamomun
camphora ed il Cinnamomun glanduliferum. La più gigantesca che si può vedere a
Toscolano-Maderno, sul confine con Gardone Riviera, è quella posta nella
limonaia dell’ex villa Bassetti che confina con il porto di Fasano. A Gardone
Riviera ne esistono altre gigantesche tra cui quella di villa Turati già villa Ruhland che il
Prof.Belotti ha accertato che fu messa a dimora sin dal 1892
Trattasi
di piante originarie dalla Cina e dal Giappone e considerate, in quelle
nazioni, una pianta sacra o della vita.
Questo
è avvenuto dopo la 2^ guerra mondiale
diventando, contemporaneamente il simbolo della città di Hiroshima perché è
stata la prima pianta a crescere dopo il bombardamento atomico della città
Giapponese
Queste
piante in primavera emanano fiori bianchi, poi diventano bacche rosse ed a
maturazione completa diventano nere.
Dal
loro legno e dalle foglie si ottengono cristalli (tossici) per la profumeria,
per incensi e naftalina, nonché per l’imbalsamazione.
E’
uno degli alberi decorativi più apprezzati per il loro bellissimo fogliame
sempre verde.
La
canfora viene utilizzata anche per vari scopi terapeutici tra cui il trattamento
di malattie cardiache e respiratorie.
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