sabato 7 maggio 2016

L'ALBERO DELLA CANFORA

Il grandioso albero della canfora al porto di Fasano


Secondo quanto ha affermato il compianto Prof. Piercarlo Belotti nel suo volume “Scritti sulla flora del Garda” edito da Grafica 5 nel 2007, si possono ammirare a Toscolano-Maderno ben sette piante della canfora, mentre a Gardone Riviera ve ne sono invece una trentina, a Gargnano 3, a Salò 5, a Arco 2, a Torri del Benaco 1 e a Garda 1, suddivise in due generi il Cinnamomun camphora ed il Cinnamomun glanduliferum. La più gigantesca che si può vedere a Toscolano-Maderno, sul confine con Gardone Riviera, è quella posta nella limonaia dell’ex villa Bassetti che confina con il porto di Fasano. A Gardone Riviera ne esistono altre gigantesche tra cui quella  di villa Turati già villa Ruhland che il Prof.Belotti ha accertato che fu messa a dimora sin dal 1892
            Trattasi di piante originarie dalla Cina e dal Giappone e considerate, in quelle nazioni, una pianta sacra o della vita.
            Questo è avvenuto dopo la  2^ guerra mondiale diventando, contemporaneamente il simbolo della città di Hiroshima perché è stata la prima pianta a crescere dopo il bombardamento atomico della città Giapponese
            Queste piante in primavera emanano fiori bianchi, poi diventano bacche rosse ed a maturazione completa diventano nere.
            Dal loro legno e dalle foglie si ottengono cristalli (tossici) per la profumeria, per incensi e naftalina, nonché per l’imbalsamazione.
            E’ uno degli alberi decorativi più apprezzati per il loro bellissimo fogliame sempre verde.
            La canfora viene utilizzata anche per vari scopi terapeutici tra cui il trattamento di malattie cardiache e respiratorie.
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