Se a Cima Rest,
a 1300 metri
di quota nel comune di Magasa, esiste ed è in piena funzione un osservatorio
astronomico, ciò è dovuto all’iniziativa ed al lavoro intenso prestato per la realizzazione
dello stesso, da parte di un cittadino di Toscolano-Maderno Mario Tonincelli, appassionato
astrofilo appartenente all’Associazione Astrofili di Salò.
La
realizzazione di un osservatorio astronomico è un’impresa decisamente
impegnativa sotto molteplici punti di vista, soprattutto se in quest’ultimo vi
operano telescopi di grosso diametro come nel caso di Cima Rest. Più di una
disciplina è stata chiamata a concorrere per la realizzazione dell’opera. Si
può dire che Tonincelli Mario è stato il maggior ispiratore e fautore e con il
totale concorso dell’Associazione astrofili di Salò tutta, della quale egli fa
parte già dai primi anni ottanta, composta da: Spateri Virginio (Presidente),
Stucchi Antonio, Zanardini Fulvio, Arici Giovanni, Menga Pietro e Minelli
Massimiliano, va condiviso il merito ed il successo finale del lavoro.
Come poc’anzi
accennato diverse discipline concorrono nella costruzione di un osservatorio.
La prima in assoluto è l’amore per l’astronomia senza il quale poco o punto è
possibile e qui veramente ben si adatta il termine “astrofilo”. Bisogna quindi
prima essere attirati da forte impulso verso il cielo stellato, studiarlo e
seguirlo costantemente. Poi però, nei fatti, servono conoscenze edili,
carpentieristiche, meccaniche, elettroniche, nonché tecniche, necessari al suo
compimento.
L’osservatorio
è composto da due strumenti, il principale di 50 cm . di diametro dedicato
alla ricerca e stazionato in cupola, il secondario del diametro di 37,5 cm . è invece dedicato
alle serate pubbliche, stazionato in una struttura completamente rimuovibile
che perfettamente si adatta per le serate dedicate alle osservazioni pubbliche.
La costruzione
di quest’osservatorio e della relativa
delicata attrezzatura, è nato dunque dalla progettazione e dall’opera manuale e
mentale che il Tonincelli ha svolto durante le ore libere dal lavoro. Lo stesso
è un autodidatta ora ex dipendente ENEL con una fervente passione in questo
campo e una grande tenacia. Ha trasformato praticamente la sua casa in
un’officina meccanica ed ottica costruendo
artigianalmente in sette anni di lavoro la complessa e difficile struttura
meccanica del telescopio principale, un newtoniano di 50 cm . di diametro, pesante
ben 32 q.li che ora è a disposizione di coloro che sono interessati
all’esplorazione scientifica della volta celeste. Il sig. Pietro Menga di Milano ora anch’egli
ex dipendente ENEL nel settore della ricerca avanzata e socio dell’associazione
ha messo a disposizione dell’osservatorio il suo telescopio newtoniano da 37,5 cm . di diametro che viene
tutt’ora utilizzato nelle serate di apertura al pubblico, ma cosa ancor più
importante ha messo a disposizione le sue profonde conoscenze nel campo della
progettazione e costruzione elettronica realizzando tutta la poderosa, e anche
qui, difficile e complessa parte elettronica che permette di gestire tramite
computer tutti i movimenti del telescopio principale.
Interrogato,
a suo tempo, in merito a questa sua particolare passione, Tonincelli ha
risposto: “Devo a mio padre, anch’egli appassionato d’astronomia, la mia grande
attrazione verso la natura celeste. All’età di 11 anni egli mi consigliò
vivamente di intraprendere la lettura dei suoi magnifici libri sull’argomento
che io tuttora conservo gelosamente. Dopo tanti anni sono contento di aver
seguito il suo consiglio perché mi ha permesso di apprezzare ancor più
profondamente la natura: che tutto contiene, della quale tutti facciamo parte,
che tutti dovremmo rispettare”.
L’opera, del tutto
autocostruita, è stata resa possibile, oltre che dal notevole autofinanziamento
dell’associazione, anche grazie ad importanti aiuti economici di vari Enti. Il
primo e più importante sostenitore in assoluto fu il Comune di Magasa (allora Sindaco
Giorgio Venturini), che molto ha fatto, anzitutto credendo nell’opera mettendo
a disposizione il terreno sito in malga Corva, e seguendo tutto l’iter
burocratico del progetto in Regione Lombardia, poi la Comunità Montana Alto
Garda, la Comunità
del Garda e la Banca
di Credito Cooperativo di Bedizzole-Turano di Valvestino.
Perciò
all’astronomo madernese Emilio Bianchi famoso per essere stato direttore per
lunghi anni dell’osservatorio di Brera-Merate e per i suoi importanti studi
sulla determinazione delle longitudini, al quale l’Amm.ne Comunale ha dedicato
in Piazza di Maderno una lapide , si aggiunge ora l’attività del nostro
concittadino Mario Tonincelli:
L’osservatorio
è visitabile nelle serate estive calendariezzate da maggio a settembre compresi
pubblicate sul sito dell’osservatorio: www.osservatorio-cimarest.it
Andrea De Rossi
Andrea De Rossi
FANTASTICO
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