L’ambasciatore della Serenissima,
Marin Sanuto, nel 1483 riferiva che l’attuale centro abitato di Toscolano era
contraddistinto dai nomi: l’antica e
originaria “Benaco” che comprendeva la zona degradante verso il porto e
“Toscolano” riferita a quella più arretrata, dove presumibilmente, sorgeva la
necropoli romana. Infatti numerosi tumuli furono portati alla luce in un brolo
retrostante casa Maffizzoli, sul lato destro del fosso di Pulciano come afferma
in “Benacum” Donato Fossati nel suo libro.
Un tempo vi era stretta via selciata che
collegava la piazza vecchia con la chiesa Parrocchiale, ma nel 1852 la sig.ra
Andreoli Santa offrì il terreno sul quale venne costruita la nuova piazza e
dove sei anni dopo, nel 1858, venne eretto il monumento alla Beata Vergine
Immacolata come scioglimento di un voto collettivo fatto dalla popolazione
durante l’epidemia di colera del 1855, monumento che in tempi recenti fu
spostato di fronte alla chiesa Parrocchiale, mentre al suo posto venne
installato quello dedicato ai Caduti in guerra.
Nella
parte superiore della Piazza sorgeva l’antico tempio di Saturno di forma
quadrilatera il quale fu trasformato in una chiesa dedicata prima a S. Stefano
e, successivamente, a S:Antonio. Nell’estate 1889 questo edificio venne adattato
per le adunanze pubbliche e, nel 1935, dopo una vertenza con il proprietario
vicino che si opponeva, fu completamente demolito. Le colonne recuperate da
questo ex tempio romano furono riutilizzate dai Visintini alla “Religione” per
sostenere un portico della loro casa.
Intorno
al 1960 venne demolito un vecchio fabbricato per far posto alla costruzione dell’albergo
Adria.
La
foto in alto riproduce l’attuale stato della Piazza, mentre quelle sottostanti
che mostriamo riguardano appunto le modifiche avvenute nel tempo alla piazza di
Toscolano.
La
prima risale intorno al 1860 dove si nota la statua dedicata alla Madonna. La
seconda risale invece al 1950 circa e si nota la demolizione del muro della
limonaia prima esistente ed il nuovo fabbricato ad uso abitazione per i
dipendenti della cartiera (al piano terra furono posti gli Uffici della Banca
S. Paolo) che, successivamente si trasferirono nell’attuale posizione..
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