La Fondazione Valle delle Cartiere, il cui simbolo è sopra riprodotto, è costituita dal Comune di Toscolano-Maderno, dalla Soc. Burgo e dall’Associazione Lavoratori anziani della cartiera di Toscolano ed i suoi scopi sono la promozione e sviluppo della Valle e della cultura della carta, mediante l’ organizzazione di manifestazioni culturali, e naturalmente la gestione del Museo della Carta. .Attualmente il Presidente di questa Fondazione è la sig.ra Maria Grazia Boschetti, Assessore comunale.
Come si nota
nel logo di questa Fondazione viene indicato: TOSCOLANO 1381 oltre che raffigurato il leone di S. Marco, simbolo
della Repubblica Veneta e che può anche
essere la riproduzione di una filigrana che, frequentemente, appariva in
quel tempo sui fogli di carta prodotta nella Valle.
Molte persone
si chiedono a quale evento è legata la data del 1381.
Il Dott.
Claudio Fossati, Notaio di Toscolano rinvenne l’importante documento
datato 17 ottobre
1381 del Notaio Bartolomeo Bonaventura di Gaino che fu
redatto, presso la chiesa di S. Stefano di Toscolano (ora demolita). Trattasi
di una convenzione riguardante un lodo arbitrale circa la contesa
suddivisione delle acque del torrente Toscolano,rispettivamente rappresentati
dai Sindaci Bartolomeo Lancetti (o Lancetta) fu Madernino, Sindaco di Maderno,
e Alberti Salerio fu Pasino, Sindaco di Toscolano. Quest’ultimo era
accompagnato addirittura da quattro Notai come testimoni.
Questo
importante documento in sostanza è un
arbitrato che ha sciolto una lite esistente da tempo tra i comuni di
Maderno e Toscolano; è scritto in
latino e diligentemente tradotto in italiano dalla nostra concittadina Dott.ssa
Paola Turla. alla quale va il nostro ringraziamento. Da questo atto si apprende
con certezza l’esistenza di “folli a
papiro”, cioè piccole cartiere che funzionavano allora esclusivamente con
la forza dell’acqua del torrente Toscolano. Poiché l’uso di quest’acqua non era
allora ben regolato, e quindi sempre soggetto a contestazioni, fu in questa
occasione che venne definitivamente convenuto di ripartire a metà l’uso della
stessa. Da questo documento risulta che oltre alle cartiere l’acqua serviva a
far funzionare i mulini di grano di Maderno.
Questo voluminoso documento contiene
anche interessanti notizie storiche riguardanti quel tempo. Nelle premesse,
parlando dell’estensione del comune di Maderno, si citano la varie frazioni
esistenti, che sono poi quelle di oggi, e viene affermato che: “quasi a metà dei monti vi è una edicola
(santella) dedicata a S.Urbano, che
si crede costruita per voto (allora si trovava al centro del roccolo e non
nel posto attuale) quando il popolo era
infestato da una epidemia. Questa edicola ogni anno, nel mese di maggio, viene
visitata solennemente dal popolo, in processione con il clero. Inoltre nello
stesso territorio si vede anche un tempio dedicato a S. Faustino sulla sommità
del più vicino colle presso il lago eretto come una sorta di baluardo.Perciò
forse lo stesso che, quando l’esercito di Filippo assediava la città di
Brescia, i nemici videro apparire sopra le mura col Beato Giiovita e davanti
difendere la stessa città. Nella città (Maderno)
ospitale nel quale vengono ricevuti i
poveri.”
Al punto I del
documento, viene stabilito che il comune
di Toscolano avrà diritto di fare,
nel fiume, qualunque lavoro che ritenesse utile e necessario in contrada Garde
o, dove si dice, presso la zuccata (ora chiamata travata). Si tratta di uno
sbarramento costruito anticamente con travi in legno, che negli ultimi tempi fu
sostituito con un muro di pietra, posto trasversalmente sul torrente, per
rallentare la velocità dell’acqua del torrente a partire dalla pietra latina.
Di questa
strana pietra ne fa cenno anche Donato Fossati nel suo libro “Benacum – Storia
di Toscolano” al punto II quando parla del torrente “Guardando a quel masso solitario
azzurrognolo, che sporge nel mezzo della corrente del fiume ed al quale
si appoggia la chiusa (zuccata o travata) che nella località Garde serve
a convogliare l’acqua per la derivazione della seriola di Toscolano, masso
chiamato “la pietra latina”, nasce
la convinzione che tale denominazione sia dì origine romana e che fino a
quell’epoca il letto del fiume dovesse correre all’altezza della pietra di poco
superiore all’attuale livello (si era allora nel 1941). Nell’ottobre del 1889,
in seguito ad una grande piena, il masso si è mosso e
voltato verso mezzodì, sprofondandosi in un burrone.
Nello stesso
documento, al punto IV, viene precisato che se l’acqua prelevata da uno dei due
contendenti (comuni di Maderno e di Toscolano) dovesse superare la metà
assegnata a ciascuno, sarebbe scattata la pena di dieci fiorini d’oro.
Infine, al
punto VI, veniva convenuto che i diritti di pesca nel torrente spettavano ad
entrambi i comuni. In caso di guerra gli stessi avrebbero potuto circuire
l’abitato con una roggia ed immettervi l’acqua del torrente, a scopo di difesa.
Ritornando
all’attività di questa nuova Fondazione, segnalo che quando la stessa è venuta
a conoscenza che la Fondazione Telecom
intendeva assegnare un contributo ai vincitori del bando “Beni invisibili.
.Luoghi e maestri delle tradizioni artigianali”, ha presentato un ambizioso
progetto che comprende l’attivazione di una “Scuola della carta” che, oltre
alla professione di cartaio, insegnerà le tecniche della rilegatura, della
calligrafia e svilupperà percorsi di design ed arte che coinvolgeranno studenti
da tutta Italia. La notizia ha suscitato molto entusiasmo non tanto per
l’ammontare del contributo che verrà
assegnato, ma soprattutto per l’apprezzamento dell’iniziativa presentata.
Il Comitato
Scientifico della Fondazione Telecom ha selezionato ben 478 richieste e solo otto sono i progetti approvati che
verranno sviluppati e finanziati, fra i quali, quello presentato dalla Fondazione Valle delle Cartiere che ha per
titolo “Toscolano 1381: una carta, una
storia, un futuro”, che insieme all’Associazione Calligrafica Italiana e
alla Accademia Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia hanno deciso di produrre,
presso il Museo della carta in Valle Cartiere, carta artigianale di qualità. Si
tornerà a fabbricare in questo luogo storico non una carta qualsiasi, ma un
prodotto di pregio fatto a mano, in modeste quantità, come ha dichiarato il
projet manager Filippo Cantoni, da utilizzare per scopi artistici, inviti a
cerimonie,ecc. A questo scopo è già stato individuato un partner commerciale
nella Giustacchini Office Store di Brescia. Il progetto contempla anche il
ricorso a fotografie 3D, grafica Web,percorsi sensoriali. Queste notizie ci
fanno rivivere l’attività cartaria di un tempo
Tre le fasi
che si svilupperanno nel corso di 18 mesi. Nella prima fase di ricerca
didattico-formativa si raccoglieranno. e organizzeranno le conoscenze dei
mastri cartai; nella seconda fase si avvierà la Scuola della Carta nel Centro
di Eccellenza, volta a formare i giovani cartai (ma anche rilegatori e
specialisti in calligrafia) e a riattivare la produzione nella ex cartiera di
Maina Inferiore, la terza fase sarà dedicata alla promozione e vendita dei
prodotti.. Il progetto è stato presentato alla stampa giovedì 27 novembre 2015
nella cartiera Burgo di Toscolano dal coordinatore Filippo Cantoni.
Dall’ 8 gennaio 2016,
presso il Museo della carta, ha avuto inizio il Corso per apprendistato mastro
cartaio, diretto dal sig.Sandro Tiberix di Fabriano. A questo corso partecipano
sei aspiranti cartai.
zona in cui si dovrebbe trovare la "pietra latina"
zona in cui si dovrebbe trovare la "pietra latina"
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