Fu proprio in quell'anno che il Comando
Flottiglia del Garda con sede a Peschiera fu trasferito a Maderno e
precisamente nella casa Hell in Via Roma, fabbricato situato fra l'attuale
Albergo Bel Soggiorno e la casa Dubbini, sulla facciata del quale fino ad
alcuni decenni fa si potevano osservare diverse decorazioni riproducenti stemmi
e motti della Marina Militare.
E' stata pubblicata nell'agosto 1981 sulla
rivista "Storia illustrata" e su "Bresciaoggi"
un’interessante fotografia dalla quale si possono vedere appunto i tre MAS
"203", "17" e "12" ormeggiati il 4 ottobre 1918
nel golfo di Maderno, a lato della chiesa parrocchiale.
Si deve ricordare che, essendo prossimi al
confine, tutta la zona si poteva considerare di prima linea.
Prima dell'arrivo dei MAS furono requisiti dalla R.Marina, ed armati, due
piroscafi ad elica il "Garda" ed il "Mincio" che si
concentrarono nella baia di Sogno (sulla sponda veronese a nord di Cassone) non
lontani dal forte Trimelone posto sull'isola omonima, dove fu posta anche una
rete di protezione da eventuali sommergibili, lunga circa 400 metri.
Successivamente altri sette battelli, fra cui "Angelo Emo",
"Italia" e "Zanardelli" furono requisiti ed armati con
cannoni e mitragliatrici leggere.
Il 21 Febbraio 1916 vi fu anche
un'incursione da parte d’aerei austriaci su alcune località della riviera.
Furono sganciate alcune bombe su Desenzano che provocarono due morti e sette
feriti, a Salò un decesso, mentre quelle lanciate su Sirmione, Fasano e
Gargnano non provocarono perdite. Furono proprio i MAS “203” e “12” che il 3 novembre 1918,
alla vigilia dell'armistizio, sbarcarono a Riva
con due plotoni di marinai i quali, dopo sporadici colpi di fucileria,
occuparono la cittadina trentina. I MAS era comandati dal Ten. di Vascello
Carlo Orlando, unitamente ad una Lancia della Guardia di Finanza. Gli stessi
M.A.S., come ha scritto Salvatore Lattarulo su “Bresciaoggi” del 2.8.1981
furono protagonisti nella notte dal 4 al 5 maggio 1918 dell’assalto
all’impianto elettrico a sud. di Torbole (funzionante per alimentare i
proiettori) distruggendolo parzialmente. In altre operazioni notturne i
motoscafi sbarcarono sulla costa nemica, per recuperare successivamente, alcuni
informatori.
Andrea
De Rossi
1.08.2011
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