Come è noto
anticamente sulla strada del “Ruinà”, attuale statale di Via Roma che conduce a
Fasano, esisteva una porta fortificata difesa da alcune cannoniere,
inizialmente munita di un ponte levatoio a difesa e controllo ingressi al paese
la cui spesa per la manutenzione, fortificazione e custodia furono spesso
oggetto di lunghe liti fra i diversi comuni obbligati posti a nord di Maderno.
Nel 1658 si provvide a murare tale casello che era divenuto asilo di malviventi.
Anche in Via
Cavour, angolo Via Sacerdoti, dove si trova l’orologio posto in alto, esisteva
un portone verso Toscolano del quale si notano uno spigolo in pietra viva a
forti bugnature (simili a quelle del castello) ed altre pietre, come si può vedere dalla fotografia.
Di questo
portone non ebbi mai alcuna notizia e l’ho saputo leggendo il volume I° di
Fausto Lechi “Le dimore bresciane in
cinque secoli di storia".
Rimane però da
chiarire perché questo portone fu costruito nel paese di Maderno e non al suo
confine che, salvo modifiche avvenute in tempi molto lontani, è il torrente
Toscolano.
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