Il
20 ottobre 2014, finalmente, è giunta un bella notizia riguardante il Museo
della Carta ubicato a Toscolano-Maderno in Valle delle Cartiere, nella ex
cartiera di Maina inferiore o Macalè.
La Fondazione Valle
Cartiere che gestisce il museo, tempo fa, è venuta a conoscenza che la Fondazione Telecom
intendeva assegnare un contributo ai “Beni
invisibilI .Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali”. Ritenendosi
interessata ha partecipato a questo concorso presentando un ambizioso progetto
che prevede l’attivazione di una “Scuola della carta” che oltre alla
professione di cartaio, insegnerà le tecniche della rilegatura, della
calligrafia e svilupperà percorsi di design ed arte che coinvolgeranno studenti
di tutta Italia. La notizia ha suscitato entusiasmo non per l’ammontare
del contributo che verrà assegnato, ma
soprattutto per l’apprezzamento dell’iniziativa presentata.
Il
Comitato Scientifico della Fondazione Telecom ha selezionato ben 478 richieste
e solo otto sono i progetti approvati che verranno sviluppati e finanziati, fra
i quali, quello presentato dalla Fondazione Valle delle Cartiere che ha per
titolo:”Toscolano 1381: una carta, una
storia, un futuro” che, assieme all’Associazione Calligrafica Italiana e
all’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia hanno deciso di produrre,
al museo della carta, ex cartiera di Maina inferiore carta artigianale di
qualità: tornerà quindi a fabbricare in
questo luogo storico non una carta qualsiasi, ma un prodotto di pregio fatto a
mano, in modeste quantità, come ha dichiarato il projet manager Filippo
Cantoni, da utilizzare per scopi artistici, inviti a cerimonie,ecc.: A questo
scopo è già stato individuato un partner commerciale nella Giustacchini Office
Store di Brescia. Il progetto contempla
anche il ricorso a fotografia 3D, grafica Web, percorsi sensoriali.
Questa
notizia di far rivivere l’attività cartaria di un tempo nella Valle delle
Cartiere mi ha colpito come cittadino di Toscolano-Maderno ma anche nei miei
sentimenti familiari. Mi ha fatto affiorare ricordi lontani che mia madre mi
aveva trasmesso su questa antica cartiera. Infatti all’età di 5 anni rimase orfana del padre
G.Battista De Rossi ed essendo la madre impegnata nel suo lavoro, quando fu più
grandicella fu mandata dalla zia Luigia che abitava nella casetta annessa alla
cartiera di Maina inferiore. La zia aveva sposato un certo Tullio Bianchi da
Pisogne, il quale esercitò l’incarico di direttore della cartiera stessa per
venti anni sino alla sua morte, avvenuta nel 1912.. Da mia madre ho appreso
quindi tanti particolari inerenti questa antica cartiera, divenuta ora il Museo
della carta, che spesso mi ritornano in mente.
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