lunedì 30 gennaio 2017

LA SCOMPARSA DEL PITTORE "BORNIC"



Venerdì 27 gennaio 2017, all'età di 92 anni, è scomparso il pittore RIGHETTINI PIETRO in arte "BORNIC",, personaggio conosciuto in tutto il Comune- Fu un caro amico e coetaneo che oltre alla pittura si dedicava anche alla scultura. Alla famiglia porgo le mie sentite condoglianze.
Egli partecipò, con successo,a numerose motre personali e collettive,  in Italia e all'estero.
Grafico di professione, subito dopo l'ultima guerra, si trasferì a Ginevra per lavoro, dove iniziò la sua carriera artistica.
Negli ultimi mesi del 2013 organizzò a Maderno, presso il palazzo Gonzaga, la mostra "BORNIC DALLA POPART ALLA RITMICA".
Da alcuni anni era ritornato nella sua casa natale di Maderno in Via Garibaldi. ed aveva offerto al Comune due sue sculture che sono state poste una presso l'edifcio scolastico e l'altra in un giardinetto pubblico di Maderno.
Per questo modesto e doveroso ricordo per la scomparsa dell'amico "Bornic" la vedova ha voluto gentilmente donarmi questo prezioso suo saggio, che conservo gelosamente.


lunedì 9 gennaio 2017

I PROFUGHI LIMONESI DI CENTO ANNI FA



 Il Comune di Limone del Garda, unitamente alla Biblioteca, ha avuto la bella iniziativa di pubblicare un interessantissimo  opuscolo  per ricordare (con tristezza) la forzata evacuazione dei Limonesi avvenuta cento anni fa durante la prima guerra mondiale.
                Come si sa a quel tempo Limone confinava con Riva del Garda, in mano agli austriaci, e quindi divenne, pericolosa per i frequenti attacchi di guerra e bombardamenti dal lago, molto pericolosa  per gli abitanti per cui furono obbligati a laciare le propie case per diventare profughi lungo le rive del lago.
                Oltre il Presidente della Biblioteca sig. Antonio Martinelli, ha validamente contribuito alla realizzazione di questo storico documento il Prof. Domenico Fava, noto storico locale, i quali, oltre ad indicare le varie località in cui furono ospitati i profughi come Tignale, Peschiera, Desenzano, Tremosine, Gargnano, mentre altri partirono la sera dell’11 settembre 1916 con il battello “ITALIA” per Maderno e Gardone Riviera. La sede Municipale fu fissata a Gardone Riv. Presso la villa Ruhland.
                  Gli estensori di questo interessante opuscolo storico hanno avuto la pazienza di indicare i nomi di tutti coloro che dovettero, per forza maggiore, abbandonare Limone, nonché tutti i battesimi, matrimoni,funerali avvenuti fuori Limone dal 1916 al 1918. A due dei sette nati a Maderno fu attribuito il nome di Maderno Fava e Maderno Montagnoli.
                  I profughi sbarcati a Maderno dal piroscafo ITALIA furono 147 e furono ospitati presso l’ex Albergo Lignet che poi divenne Istituto S.Cuore mentre a Gardone ne scesero 135 ospitati presso Hotel Monte Baldo, Villa Cok, (ora Hotel Capri), Villa Ruhland.
                  Il Sindaco di quel tempo sig. Dalò dovette gestire un po’ tutta questa organizzazione.
 Non bisogna dimenticarsi che in quel tempo la strada Gardesana era ancora un sogno, perché realizzata solo nel 1931.

sabato 26 novembre 2016

TRASFORMAZIONE ISTITUTO S.CUORE IN ALBERGO

Il Conte Ernesto Lombardo
Padre Giuseppe Podavini


Al caro amico Giovanni  Saletti di Toscolano, anch'egli appassionato di storia locale, lascio l'incarico di esporre, nei suoi particolari, la triste trasformazione dell'ISTITUTO S.CUORE di Maderno in una struttura alberghiera.   Ecco quanto ha scritto in proposito il Saletti:




Un ritorno alle origini, se consideriamo che un secolo fa qui sorgeva l’Hotel Lignet; un colpo al cuore, per chi ha conosciuto la storia dell’Istituto Sacro Cuore e la sua importanza nella formazione piamartina e nella vita sociale della nostra comunità.

Come già ben documentato in queste pagine, l’ex Hotel (o Pension) Lignet, di proprietà austriaca, allo scoppio della Grande Guerra venne sequestrato dallo Stato Italiano. Qui vennero anche ospitati dal 1916 i profughi limonesi. In seguito venne messo in vendita e fu acquistato dall’imprenditore tessile Conte Ernesto Lombardo che nel 1931 lo donò ad un prete del quale aveva grande considerazione, il carismatico padre Giuseppe Podavini di Volciano della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth, fondata circa tre decenni prima da Padre Giovanni Battista Piamarta. Il prete bresciano – ora Santo – sul finire dell’ottocento aveva fondato in città  l’istituto degli “Artigianelli” per dare ai giovani una formazione professionale e cristiana in una città alle prese con le difficoltà della nascente industria bresciana.
Il Conte Lombardo, come afferma Padre Pietro Baccolo, verso la fine della sua vita aveva donato tutto e si era ritirato, povero, in un convento a Parma. Se fosse campato a lungo non avrebbe più avuto un soldo per vivere

Il lavoro instancabile di Padre Giuseppe Podavini fece sì che in poco tempo l’ex hotel si trasformò nell’Istituto Sacro Cuore diventando la Scuola Apostolica, in poche parole il seminario dei padri piamartini.
I seminaristi piamartini del 1931-1932, con al centro padre Giuseppe Podavini nel seminario di Maderno.

Da qui sono passate tante figure di spicco della Congregazione che negli anni hanno portato avanti gli insegnamenti del fondatore nei vari istituti in territorio italiano ma anche in America Latina ed in Africa.

A metà degli anni Settanta si pose il problema della sede delle scuole medie di Toscolano-Maderno, fino ad allora ospitate presso lo stabile delle scuole elementari, ma non più sufficiente. Per qualche anno ci fu una sede distaccata per la sezione femminile delle medie presso l’oratorio femminile di San Giuseppe in via Trento a Toscolano. Urgeva una nuova sede, ma nel frattempo il comune trovò l’accordo con i padri Piamartini che misero a disposizione la struttura dell’Istituto Sacro Cuore. L’Istituto Sacro Cuore, che già allora ospitava il Convitto per giovani, divenne la sede provvisoria delle scuole medie. Per chi come me ha frequentato l’istituto in quegli anni i ricordi sono indelebili. Come dimenticare le partite di calcio nel campetto, il prato adiacente crivellato dalle buche per le biglie, i pericolosi esperimenti scientifici di padre Bersini, l’allegria contagiosa di padre Sandro Econimo e di padre Bepi Pagnoni, i panini al salame di Padre Cristoforo Barbieri venduti nella casetta durante la ricreazione, le suore delle Umili Serve del Signore sempre indaffarate in mille lavori.

A metà degli anni Ottanta la nuova sede delle scuole medie a Toscolano è pronta. All’Istituto Sacro Cuore torna la pace. A parte la messa settimanale nella chiesa dell’istituto, a qualche ritiro spirituale, o alle colonie estive, la Congregazione comincia a pensare cosa fare di questa struttura. Col tempo si trasforma in una casa di convalescenza per sacerdoti e confratelli piamartini.

Con gli anni prende corpo l’idea della vendita, ed in campo imprenditoriale e commerciale i piamartini non sono secondi a nessuno. Si fa avanti la società Aquadolce spa di Salò, composta da imprenditori della zona che credono nella possibilità di sviluppo di nuove attività anche nel settore alberghiero. L’accordo è per la cessione di tutto la stabile e del parco, escluso l’edificio a sinistra del cancello di ingresso, che rimarrà della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth, e che continua nella sua attività con una nuova sala adibita a chiesa e gli altri pochi locali rimasti per un ridotto numero di ospiti.

Il resto subisce una profonda trasformazione: vengono demolite una porzione di palazzina e  la casetta nel campo, viene fatto un grande scavo sul quale sorgono nuove strutture. 
Il progetto – curato dagli architetti Bosetti, Ghezzi e Scala, dal geom. Alessi e dall’ing. Sandrini – prevede la nascita del DolceLago Resort, una struttura ricettiva alberghiera (presumibilmente una R.T.A.) che dovrebbe aprire i battenti entro il 2017.

Sopra: l'ex Hotel Lignet all'inizio del Novecento. Sotto: una ricostruzione virtuale di come potrebbe essere il nuovo complesso turistico ricettivo.


 

mercoledì 23 novembre 2016

La Caserma "SERINI" di Montichiari


                                                                       Pietro Serini



Da giorni, su tutti i giornali, viene data la notizia che a Montichiari (BS) la popolazione non intende ospitare gli immigrati nella Caserma “SERINI”.
            Ho citato questo argomento soltanto per ricordare che l’intestatario di questa Caserma è la Medaglia d’Oro Maggiore PIETRO SERINI nato a Toscolano, in Via Trieste, il 16 aprile 1912. Il padre si chiamava Ferruccio e la madre Bonaspetti Serafina.
            Fu un noto pilota militare e quindi venne inviato nella zona di guerra dell’Africa Orientale  nel 1936. Nella 2^ guerra mondiale diventa Capitano e viene assegnato in Sicilia dove il suo aereo fu colpito dal fuoco di mitraglia nemico e dovette lanciarsi in mare dall’aereo in fiamme. Fu poi trasferito prima in Africa settentrionale e poi in Calabria.
            Questo valoroso pilota che il 25.6.1943 su un aereo Macchi 202, dopo aver intercettato una formazione di 150 quadrimotori tipo Boeng ed averne abbattuto alcuni, in collaborazione con altri piloti, il suo caccia venne colpito ed esploso in volo provocando la sua morte.
            L’eccezionale pilota è ricordato dal nostro Comune nella targa dei decorati di medaglia d’oro.
Nel mese di Maggio 2017 il Ministro dell'interno ha stabilito che questa Caserma divenuta "Centro permanente per i rimpatri" non accetterà immigrati se non quelli che saranno costretti ad espatriare.




lunedì 7 novembre 2016

PICCOLO ZOO DI TOSCOLANO MADERNO



Ci fu un periodo (intorno agli anni sessanta del secolo scorso) che nei giardini pubblici al ponte di Toscolano (dove si fermano le autocorriere) fu posta una gabbia all'interno della quale furono posti due leoni provenienti dallo zoo di Brescia.
La femmina mise al mondo due bellissimi cuccioli che poi furono ceduti.


 


L'ALBERGO BENACO ORA DEMOLITO



La foto, risalente a circa 30 anni fa circa, riprende l'Albergo BENACO nella sua prima versione. Alcuni anni dopo fu due volte allargata nella parte sinistra.
Nel 2004 fu completamente demolito per far posto all'attuale complessso che non dona certo bellezza al rinnovato Lungolago di Maderno.





                                      Attuali immobili che hanno sostituito l'Albergo Benaco