All’inizio
dell’Ottocento, o forse anche prima, sulla destra del torrente
Toscolano,in territorio di Maderno (ex
via Mulini divenuta via Bellini) funzionò una conceria di pellami che diede poi
il nome di “Garbaria” a questa zona. Ritengo che tale nome derivi dalla parola
tedesca Gerberei che significa
appunto conceria di pelli e che tale attività sia stata gestita da una a
persona di nazionalità tedesca e quindi la parola sia stata poi italianizzata.
Ora in questo edificio vi è un frantoio oleario della ditta eredi Bonaspetti
Carlo; alcuni anni fa durante alcuni lavori di ristrutturazione furono
ritrovate alcune vasche sepolte contenenti un liquido scuro.
Da una pubblicazione in materia ho appreso che le materie prime che
venivano usate in quel tempo per la concia del pellame erano la calce e le
cortecce di quercia e di abete nonché la vallonea (varietà di quercia esistente anche in loco ) le cui ghiande contengono
molto tannino.Andrea De Rossi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.